mercoledì 12 gennaio 2011

Recensione: Mobile Suit Gundam 00 Second Season

MOBILE SUIT GUNDAM 00 SECOND SEASON
Titolo originale: Kidō Senshi Gundam 00 - Second Season
Regia: Seiji Mizushima
Soggetto: Hajime Yatate
Sceneggiatura: Yousuke Kuroda
Character Design: Yun Kouga (originale), Michinori Chiba
Mechanical Design: Kanetake Ebikawa, Takayuki Yanase, Kunio Okawara, Seiichi Nakatani
Musiche: Kenji Kawai
Studio: Sunrise
Formato: serie televisiva di 25 episodi (durata ep. 24 min. circa)
Anni di trasmissione: 2008 - 2009


Anno 2312: quattro anni dopo la distruzione dei Celestial Being, l'alleanza militare tra tutti gli Stati del pianeta porta alla nascita di un'unica federazione terrestre mondiale, la Earth Sphere Federation. Purtroppo, essa stessa crea le basi per la sua degenerazione quando crea l'esercito di sicurezza degli A-LAWS, che, nel nome dell'ordine e dell'unità, instaurano un dispotico regime militare iniziando una guerra con le forze ribelli dei Katharon. Fortunatamente alcuni Celestial Being si sono salvati e, nuovamente riunitosi e con l'ausilio di nuove tecnologie e Gundam, tentano di debellare l'orrore che essi stessi hanno contributo a creare. Quanto di tutto questo era previsto nel piano di Aeolia Schenberg per cambiare il mondo quando ha fondato i Celestial Being?

L'ultima decina di episodi di Mobile Suit Gundam 00 (2007) si può davvero dire che è riuscita nell'impresa di rendere bella, regalandole un gran finale, una serie per larga parte della sua durata controversa, funestata da lungaggini e personaggi opachi e per giunta davvero molto simile, come incipit, premesse e personaggi di fondo, allo storico, inguardabile Mobile Suit Gundam Wing del 1995. Eppure, quel pathos, quelle morti eclatanti e quelle carneficine conclusive hanno convinto più di qualcuno - compreso ovviamente chi scrive - ad attendere con crescente interesse la seconda stagione, sperando potesse viaggiare fin da subito sugli stessi livelli qualitativi finali della prima, ed è proprio una sorpresa quando certe aspettative non sono una volta tanto disattese, ma anzi, sono quasi totalmente rispettate. Nonostante un nuovo soggetto che ora sembra richiamare lontanamente Mobile Suit Z Gundam (1985), nell'idea della Federazione Terrestre governata dai fascisti Titans/A-LAWS (altro che le utopie pacifiste di Gundam Wing e il suo mondo de-militarizzato!), Gundam 00 Second Season (2008) vive di vita propria e va per la sua strada. Le similitudini col background politico del cult di Yoshiyuki Tomino non si possono negare, così come svariate situazioni riprese e riadattate (quale Gundam non ha saccheggiato quello più influente di tutti?), ma l'intreccio è giustamente sviluppato in modo diverso. Si può godere, grazie a Seiji Mizushima e al suo staff, di un'ottima seconda parte della storia che è un grosso passo in avanti in quasi tutto rispetto alla prima, trascinante fin da subito, forte di ottimi personaggi e grandiosi elementi di contorno: il massimo, insomma, che si può chiedere a un Universo Alternativo gundamico, e che in definitiva chiude nel migliore dei modi (volendo far finta che non esista il film del 2010, ma questo è un altro discorso che riprenderemo) Gundam 00, rendendolo un meritevole tassello nell'eterno mosaico multimediale voluto da Bandai e Sunrise - nonostante gli ascolti un po' in calando, un 4.47%1 contro il precedente 4.84% (Gunpla e DVD invece in linea con la first season).

Quasi tutto rispetto alla prima stagione è migliorato. I cambiamenti più vistosi sono quelli tecnici, con un notevole upgrade in dettagli e particolari dei disegni umani (giustamente, per evidenziare la crescita dei personaggi, più adulti e meno ragazzini bishounen) e, specialmente, uno score musicale praticamente rifatto da zero e degno delle ambizioni della trama. Kenji Kawai compone brani finalmente epici come si sperava, che rendono solenni ed emozionanti i combattimenti come mai si era sentito in passato. Scontato il nuovamente sublime livello di animazioni e fondali, direttamente tramandati dalla prima stagione e ancora una volta in grado di rivaleggiare con le milionarie opere Production I.G, e se possibile ancora più spettacolare la regia e fantastico il capitolo sigle, una più bella dell'altra, sia che si contino le opening che le ending, sempre frutto di affermati gruppi J-Pop/Rock pronti a esaltare e commuovere con potenti introduzioni o dolci ballad conclusive. Ma specialmente, Gundam 00 Second Season lima il più grosso problema della prima stagione: il ritmo lento e sonnacchioso.


Ce li ricordiamo gli statici e freddi dialoghi, i personaggi che stentavano a bucare lo schermo, la masnada di comprimari e antagonisti gelidi come ghiaccio e le battaglie dall'esito prevedibile e del tutto ininfluenti ai fini dello sviluppo della storia, in cui i Gundam asfaltavano qualsiasi debolissimo mezzo militare terrestre? Reset completo. Tutto, per una strana alchimia, è ora accattivante e imbevuto di suspense: i protagonisti principali (comprimari compresi, come Feldt Grace e Sumeragi Lee Noriega) sono tridimensionali e approfonditi e ci si sente coinvolti dalle loro vicende personali. Fil rouge è il tema dei dubbi, da parte dei Celestial Being, di aver contribuito a creare, con le loro azioni, una società politica oppressiva e di molto peggiore della precedente. Vedremo i ragazzi finalmente messi a nudo nelle loro motivazioni, non più perfette armi da guerra bellocce, letali e vincenti, ma sconsolati reietti che lottano con il rimorso nel cuore: quante delle conseguenze delle loro battaglie erano previste dal loro creatore? Vale la pena combattere gli A-LAWS con la minaccia di dare origine a qualcosa di ancora più terribile? Notevolissima è l'evoluzione dell'antieroe Setsuna che addirittura diventa un personaggione, saggio, riflessivo e privo delle antipatiche certezze precedenti, ben lontano dalla perfetta macchina di morte monodimensionale cara alle ragazzine che nella prima stagione lo faceva tanto assomigliare a Heero Yui. Anche altre personalità del cast diventano interessanti o trovano spessore in ragioni o background  (Soma Peries, Sergei Smirnov, il malefico Ribbons Almark), e infine migliora nettamente il ritmo, molto più incline ai duelli spettacolari e virili (con l'evoluzione degli armamenti terrestri i Gundam non sono più invincibili e finalmente rischiano concretamente la distruzione in ogni scontro contro unità di pari livello), alle epiche rivalità tra piloti, alle relazioni interpersonali (love stories come se piovesse, ma ci sta), ai cliffhanger e all'avanzamento di trama, concreto e in perenne sviluppo puntata dopo puntata e non più disperso in mille lungaggini. Il coinvolgimento è, insomma, discretamente alto per tutta la durata della serie.

Tuttavia, non è solo oro quello che luccica: strascico del passato, lo sfruttamento del cast continua a non essere sempre convincente. Ci sono personalità usate benissimo, altre in modo accettabile e molte altre gestite malissimo, lasciate spesso in disparte a non fare nulla se non essere usate nei momenti clou, di solito al momento in cui deve morire qualcuno. Oltre a questo, forse per l'eccessiva mole di sottotrame e carne al fuoco (complotti massonici, task force di super nemici, tradimenti, controtradimenti, doppiogiochisti, i veri piani di Aeolia Schenberg per cambiare il mondo ignorati dagli stessi Celestial Being, etc., e oltre a questo immancabili storie d'amore, di rivalità, super-armi, cloni, insomma ci siamo capiti, decisamente di tutto e di più), si avverte molto la sensazione di uno script generale più improvvisato che studiato a tavolino, che utilizza poco e male personaggi potenzialmente ottimi, riservando loro infime figuracce pur di far quadrare il cerchio (troppo barbine le involuzioni del bastardissimo Alì-Al Saachez e dell'astuta calcolatrice Wang Liu Mei), senza contare che ben più di uno, così come era inutile nella prima stagione, messo lì senza un ruolo preciso, lo rimane ancora adesso, a testimonianza di come Mizushima e lo sceneggiatore Yousuke Kuroda abbiano preteso davvero troppo da sé stessi col loro cast enorme di personaggi, molti dei quali classici archetipi inseriti più per ortodossia piuttosto che per vere esigenze narrative (esempi lampanti sono il classico antagonista mascherato e la principessina pacifista, l'apporto di entrambi è irrilevante). Ininfluenti anche diverse sottotrame, più una mossa per allungare il brodo che altro (la vicenda dell'amore/odio fra Seiji e Louise, il rinato Graham Aker e il suo bizzarro rapporto amore/odio con Setsuna, villain e boss vari privi di reale utilità, qualche love story di troppo e particolarmente banale che non aggiunge niente), mentre non mancano diversi cliché che la saga non è ancora riuscita a scrollarsi di dosso dopo trent'anni di animazione (i Newtype e le loro interazioni spirituali, l'amore che sboccia tra appartenenti a fazioni diverse durante una situazione di comune pericolo in cui sono costretti a cooperare, super-armi con cui il nemico comanda sul globo usandole come deterrenza, l'idea del super-soldato definitivo creato con esperimenti genetici, lo stadio successivo della razza umana, parricidi, conflitto di ideali, personaggi coraggiosamente uccisi che tornano in vita perché troppo amati dalle fan, yawn basta per favore).


Anche se dal punto di vista dell'originalità, in definitiva, Gundam 00 non sarà la serie più sconvolgente del mondo (alla fine siamo sempre lì, è un minestrone di situazioni e temi di Z Gundam e Gundam SEED rielaborati in modo diverso, con qualche suggestione di Gundam Wing), riesce comunque, coi suoi colpi di scena, i bei protagonisti, le sigle esaltanti e i topici momenti di azione epica, a elargire soddisfazioni e coinvolgimento che valgono pienamente il tempo speso nella visione. Anche se la solfa è in un o modo o nell'altro sempre quella. Non un capolavoro ma una bella e godibilissima serie, senza dubbio, e penso che molti fan concorderanno con me sul fatto che l'esperienza è meglio si concluda con questa seconda stagione, che termina in modo perfetto,  piuttosto che scoprire cosa aveva in mente il regista fin dall'inizio riguardo all'impostazione della storia, quando annuncia nella schermata conclusiva dell'ultimo episodio che tutto avrà fine nel lungometraggio del 2010 A Wakening of the Trailblazer, a posteriori pellicola non solo brutta ma anche dannosa.

Voto: 8 su 10

PREQUEL
Mobile Suit Gundam 00 (2007-2008; TV)

SEQUEL
Mobile Suit Gundam 00: Special Edition (2009-2010; serie OVA)
Mobile Suit Gundam 00 The Movie: A Wakening of the Trailblazer (2010; film)


FONTI
1 Pagina web (in giapponese), http://toro.2ch.net/test/read.cgi/shar/1336141685/

2 commenti:

Andrea ha detto...

Ciao a tutti! Beh che dire, io parlerò di parte perchè tutta la saga di 00 mi è piaciuta e posso dire che sia la mia preferita di tutto l'universo Gundam. Detto questo sono molto d'accordo sui vostri commenti su entrambe le serie di 00, per esempio effettivamente ali al saachez ha avuto una bella involuzione, ma credo che sia comunque dovuta alla crescita dell'abilità di tutti i meister.
Tieria è sempre il meister che preferisco di meno, anche se il cambiamento di atteggiamento e di modo di pensare sono totalmente cambiati dalla prima stagione. Il Gundam Seravee è una piacevole revisitazione del Virtue che aveva solo la funzione di "Tank" con nessuna abilità per il corpo a corpo che invece assume molto bene in questa seconda stagione, soprattutto nella modalità "Gn Beam Saber X 6" che gli fa guadagnare molti punti nel corpo a corpo non togliendo il solito segreto che si cela dietro ogni Gundam di Tieria.
Setsuna è uno di quei protagonisti che ha subito una crescita generale e equilibrata, che tocca tutti i campi, dal combattimento al suo atteggiamento che adesso è ben deciso nelle situazioni, cosa che prima tentennava a fare per via del suo passato; ha un gundam che è una figata e lo 00 rispetto all'exia ha una fascino particolare perchè guadagna ancora più abilità nel corpo a corpo mantenendo la modalità "Seven Sword" sempre da un certo punto in poi della serie.
Lockon Stratos (Neil Dylandy) si rivela più cazzone rispetto al fratello, ma con doti da cecchino incredibili, come il fratello, d'altronde si dice buon sangue non mente e per fortuna hanno cambiato di un bel po' le capacità del Cherudim che rispetto al suo predecessore Dynames acquisisce abilità abbastanza buone anche nel corpo a corpo, soprttutto con l'avanzare della serie.
Halleluja Haptism è un personaggio a mio parere molto carismatico con quella particolarità della doppia personalità e nel passaggio dalla prima alla seconda serie acquisisce abilità di pilotaggio molto buone essendo supportato da un Gundam, che è passato dal Kyrios all'Arios, che mantenendo l'abilità di Mobile Suit trasformabile, lo porta ad essere molto veloce nella modalità "waverider" e molto portato per il combattimento a media gittata e comunque perfetto, come il suo predecessore Kyrios, nel corpo a corpo.
Marina Ismail rimane un personaggio che secondo me ci sta e non ci sta, sempre indecisa.
Saji Crossroad che assume una personalità più decisa e combattiva, anche se ad ogni incontro con Louise tentenna sempre, almeno fino a qualche puntata dalla fine della serie.
Graham Acre è un personaggio a mio parere molto riuscito in entrambe le stagioni. Ottimo pilota su tutti i fronti che instaura quel famoso rapporto di Amore/Odio con Setsuna come avete già detto anche voi nella vostra recensione. Il GN Flag della prima stagione è fantastico, ma i 3 Mobile Suit che pilota in questa stagione sono uno più bello dell'altro.
Poi ci sono molti altri personaggi con storie intrecciatre come Sumeragi-San e Billy Katagiri e molti altri totalmente di contorno senza contare Ian-San che è un'abilissimo meccanico.
Fatta questa presentazione dei personaggi posso dire che è una saga a mio parere completamente riuscita, poi chiaramente i gusti sono gusti, ricca di intrecci, battaglie, conflitti e molto altro degna di una serie di Gundam che merita di esere vista in tutto e per tutto, con un'animazione molto riuscita e che non stanca mai, con movimenti fluidi. Unico neo, sono scene durante le battaglie che vengono riciclate, ma niente di grave e mai come in Gundam Seed Destiny.
Detto questo spero di non annoiare i lettori.
Buona Giornata a tutti.
P.S. Se siete amanti dell'universo gundamico giocate a SDGO (SD Gundam Capsule FIghter Online), perchè a mio parere è molto carino come gioco e ci sono tutti i Mobile Suit possibili ed immaginabili e ci si può cimentare a pilotare i vostri MS preferiti.

Jacopo Mistè ha detto...

Scusa il ritardo della risposta Andrea.
Gran commento davvero il tuo, ti ringrazio, l'ho letto molto volentieri! Ovviamente, sui gusti nel fatto dei personaggi non si discute. Dico solo la mia su alcuni.

Al Saachez non doveva sopravvivere alla prima stagione. Al di là, appunto, che nella seconda è solo l'ombra di se stesso, la sua resurrezione toglie totale senso all'epica morte di Lockon.

Il fratello gemello di quest'ultimo, invece, per me è stato uno svarione non da poco. Dargli le stesse identiche fattezze imho è stata una mossa di marketing per accalappiare tutte le sue fan, praticamente "disconoscendo" moralmente la morte dell'originale. Avrei preferito avessero avuto il coraggio di trovare qualcun altro, o almeno di dare un aspetto fisico diverso.

Graham ci sta e non ci sta, è un personaggio più o meno inutile ai fini di trama messo lì perché serviva uno Char Aznable (anche se, francamente, mi ricorda più un Jerid Mesha visti i suoi fallimenti XD).

Marina Ismail pessima imho, messa lì per giustificare il classico amore platonico amatissimo dai giapponesi, ma senza ruolo alcuno nela storia. Davvero, un soprammobile di carne.

Sul resto che dici grossomodo concordo. A me nel complesso le due stagioni di 00 sono piaciute molto, anche se il mio giudizio su quella saga è stato brutalmente ridimensionato dal film, che, dio cristo, è un'abominio e manda in vacca quasi tutto >_> Devo continuamente autoimpormi che non esiste: in questo modo il mio giudizio su 00 nel suo complesso è molto più sereno.

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